LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, I, 101
 
originale
 
[101] Quanto melius haec vulgus imperitorum, qui non membra solum hominis deo tribuant, sed usum etiam membrorum; dant enim arcum, sagittas, hastam, clipeum, fuscinam, fulmen, et si actiones, quae sint deorum, non vident, nihil agentem tamen deum non queunt cogitare. Ipsi, qui inridentur, Aegyptii nullam beluam nisi ob aliquam utilitatem, quam ex ea caperent, consecraverunt; velut ibes maximam vim serpentium conficiunt, cum sint aves excelsae cruribus rigidis, corneo proceroque rostro; avertunt pestem ab Aegypto, cum volucris anguis ex vastitate Libyae vento Africo invectas interficiunt atque consumunt, ex quo fit, ut illae nec morsu vivae noceant nec odore mortuae. Possum de ichneumonum utilitate, de crocodilorum, de faelium dicere, sed nolo esse longus. Ita concludam tamen beluas a barbaris propter beneficium consecratas, vestrorum deorum non modo beneficium nullum extare, sed ne factum quidem omnino.
 
traduzione
 
101. Molto meglio allora fare come la massa ignorante che non si limita ad attribuire alla divinit?, membra umane, ma anche l'uso di tali membra. Forniscono gli d?i di arco, di frecce, di lancia, di scudo, di tridente, del fulmine e pur non riuscendo a scorgere che cosa propriamente facciano gli d?i non sanno concepire una divinit? inattiva. Quelli che voi deridete tanto, gli Egiziani, non hanno divinizzato alcun animale se non in virt? dell'utilit? che potevano trarne. Le ibis, per esempio, grazie alla loro alta statura, alla rigidezza delle zampe ed al becco lungo e robusto distruggono una gran quantit? di serpenti. Esse, uccidendo ed eliminando i serpenti alati che il vento Africano fa confluire dal deserto Libico, tengono lontana la peste s? che i serpenti non possono nuocere n? da vivi col loro morso n? da morti col loro fetore. Potrei parlare dell'utilit? delle manguste, dei coccodrilli, dei gatti, ma non voglio dilungarmi troppo. La mia conclusione, ad ogni modo, ? che le bestie furono divinizzate dalle popolazioni barbariche in vista dell'utile che ne potevano trarre, mentre i vostri d?i non solo non compiono alcuna buona azione ma non fanno assolutamente nulla.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons